Ci siamo: dopo mesi di indiscrezioni e foto spia, Tesla ha finalmente ufficializzato la Model Y Standard, la versione più economica del suo SUV elettrico. Tutte le versioni precedenti e già esistenti adesso si chiamano “Premium“.
La notizia porta con sé una sorpresa: debutta anche la Model 3 Standard, versione “essenziale” della berlina più venduta al mondo.
Entrambe saranno disponibili inizialmente solo negli Stati Uniti, mentre non ci sono ancora conferme per il mercato europeo.
Tesla Model Y Standard: la più accessibile di sempre
Negli USA la nuova Tesla Model Y Standard parte da 39.990 dollari, diventando così la prima Model Y sotto la soglia dei 40.000 dollari.
È un modello pensato per chi vuole entrare nel mondo Tesla spendendo meno, ma senza rinunciare all’essenza del marchio: trazione posteriore, accesso ai Supercharger, pianificazione automatica del percorso, controlli completi tramite app, e funzioni di sicurezza come Sentry Mode e Dog Mode.
La versione Standard adotta una dotazione più semplice rispetto alla “Premium”:
- Tetto in lamiera (niente più panoramico in vetro)
- Fari semplificati senza la barra LED unificata
- Specchietti manuali, non ripiegabili elettricamente
- Sedili in tessuto riscaldati ma non ventilati
- Nessun display posteriore da 8” e illuminazione ambientale ridotta
- Volante regolabile manualmente
- Impianto audio a 7 altoparlanti invece dei 15 della Premium
- Nessuna radio FM e filtro HEPA assente
Sotto il cofano (anzi, sotto il pavimento) resta però una meccanica brillante:
La Model Y Standard accelera da 0 a 60 mph (96 km/h) in 6,8 secondi, raggiunge 201 km/h di velocità massima e dichiara un’autonomia di 321 miglia (circa 516 km) secondo il ciclo EPA.
La potenza massima di ricarica è stata leggermente ridotta a 225 kW, rispetto ai 250 kW delle versioni superiori.
Autopilot ridotto, ma con upgrade disponibile
A differenza delle altre Tesla, la Model Y Standard non include l’Autopilot di serie.
Il sistema di assistenza alla guida è limitato al cruise control adattivo, alla frenata automatica d’emergenza e al monitoraggio dell’angolo cieco.
Manca invece la funzione “Autosteer” — quella che permette all’auto di sterzare seguendo le linee della corsia.
Chi lo desidera, però, potrà sbloccare il pacchetto Full Self Driving (FSD) pagando 8.000 dollari: l’hardware necessario è già integrato di serie.
Tesla Model 3 Standard: la berlina “essenziale”
Insieme al SUV arriva anche la Model 3 Standard, con un prezzo ancora più competitivo: 36.990 dollari.
Rispetto alla versione Premium mantiene il tetto panoramico in vetro, ma rinuncia anch’essa ad alcune comodità:
- sedili posteriori manuali,
- assenza del display posteriore,
- audio semplificato
- illuminazione ambientale ridotta.
Le prestazioni restano di alto livello: 0-60 mph in 5,8 secondi, velocità massima 201 km/h e autonomia di 321 miglia (516 km), identica alla Model Y Standard. Anche qui la potenza di ricarica arriva a 225 kW.
Una strategia per rilanciare le vendite
Il debutto di queste due versioni “Standard” arriva in un momento delicato per Tesla.
Le vendite negli Stati Uniti e in altri mercati chiave stanno subendo un calo, complice anche la fine del credito fiscale federale da 7.500 dollari per l’acquisto di auto elettriche.
Con la Model Y e la Model 3 Standard, Tesla punta a intercettare nuovi clienti offrendo un accesso più economico al brand, anche se il risparmio effettivo è di “soli” 5.000 dollari circa rispetto alle versioni Premium.
Un taglio che non sappiamo se sarà abbastanza forte per contrastare la concorrenza, sempre più agguerrita e con modelli elettrici a prezzi inferiori.
E in Europa?
Al momento non ci sono informazioni sull’arrivo di Model Y e Model 3 Standard nel mercato europeo, ma considerando l’interesse verso veicoli elettrici più accessibili, è probabile che Tesla stia valutando anche una futura introduzione nel Vecchio Continente. Vi terremo aggiornati ma intanto diteci cosa ne pensate: per 4-5.000€ in meno, acquistereste una versione “ridotta”?
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